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Una campagna pubblicitaria sbagliata può rovinarti la reputazione Il caso da non prendere ad esempio è lo scandalo scoppiato nelle pagine social legate ad Uliveto, a seguito della pubblicazione nelle principali testate giornalistiche nazionali, di una pubblicità in cui l’azienda si complimentava con la Nazionale di Volley femminile per avere ottenuto un ottimo secondo posto al mondiale appena concluso. Fin qui nulla di male, se non fosse che nella foto utilizzata, con in grande evidenza la bandiera tricolore, in realtà il prodotto coprisse due giocatrici, con l’evidente assenza all'appello di Paola Egonu e Miriam Sylla, due delle atlete che hanno maggiormente contribuito al successo delle azzurre in Giappone. È bastato questo per far scatenare nei social centinaia di accuse di razzismo nei confronti dell'azienda, e proposte di boicottaggio del prodotto.   Razzismo? No, pessima impostazione grafica Per la pubblicazione sui giornali era stata utilizzata la stessa impostazione grafica proposta in precedenza per la Nazionale maschile,...

Progetto Strobe: che cos'è? È di qualche settimana la pubblicazione sul blog di Google delle linee guida che la compagnia sta intraprendendo in ottica di sicurezza, privacy e gestione dati. Si parla del Progetto Strobe, lanciato a inizio anno per revisionare la complessità dell’ecosistema attivo formato da utenti, app, API, sviluppatori di terze parti che gravita nella galassia della grande G. Google ha continuamente rafforzato i propri controlli e le proprie politiche in risposta alle sempre più stringenti leggi sulla privacy, i feedback degli utenti, i rinnovati standard di sicurezza. In seguito agli studi e le analisi fornite da Project Strobe, vedremo nel prossimo futuro importanti cambiamenti. Chiusura di Google+ nel 2019 I risultati ottenuti nel corso di questi mesi da Project Strobe hanno rilevato numerose segnalazioni da parte degli sviluppatori nell’interfacciarsi e mantenere aggiornate le API di Google+. A tal proposito è stato scoperto un grave bug in una delle API diffusa nel 2015, attraverso...

Che cos'è Spesso nello sviluppo di un nuovo progetto grafico si parte da una fase di “ispirazione”, una ricerca di immagini che riguardano le materie che si andrà a trattare per decidere quali siano i colori più adatti a rappresentarle. Lo studio di web design svedese Future Memories ha realizzato a questo scopo Picular, a loro stessa detta “Google, ma per colori”. Come si usa Questo strumento si presenta come un comune motore di ricerca: una volta inserita la parola chiave in una barra di ricerca, il sito mostra i primi 20 risultati di Google Immagini. La differenza è che per ogni immagine verrà visualizzato il colore dominante, con relativo codice colore in basso a sinistra. In basso a destra un’icona permetterà di vedere (sfocata), l’immagine originale. Picular funziona in tutte le lingue e con qualsiasi parola chiave, siano essi oggetti, luoghi, emozioni o elementi astratti. Come può essere utile per il tuo business Come per...